PENNE

Alcune settimane fa ricevetti un invito per un evento. Si trattava di un incontro fra collezionisti di un oggetto molto particolare e ricco di fascino: la penna. Ma non la solita penna biro. Stilografiche. Alcune di grande valore. Quasi tutte del secolo scorso. Non so nulla sull'argomento. Non conosco il valore di questi oggetti. Ne tanto meno le loro proprietà di scrittura. Perché ogni penna scrive in modo diverso. Questa è una delle cose che ho imparato vivendo alcune ore nel mondo delle penne da collezione.

La location non poteva essere migliore. Due sale di un antico palazzo. Proprio in centro. Due stanze affollate di libri, vecchi volumi ancora vergati a mano. Una luce calda e avvolgente ti accoglieva proprio sulla porta. Mi aspettavo...sinceramente, da ignorante del settore, non sapevo cosa aspettarmi. Mi sono ritrovato catapultato in un mondo nuovo, affascinante, quasi d'altri tempi. Un ambiente fatto di persone competenti e orgogliose dei loro pezzi, raccolti in anni di ricerche, portati lì per essere ammirate e sopratutto provate.

Non puoi dire di conoscere una penna se non hai provato a scrivere con essa. E proprio ad un tavolo accompagnato dall'organizzatore dell'evento ho provato l'emozione di scrivere poche parole con penne di ogni genere. Da un semplice pezzo di legno appuntito, ad una punta ricavata dalle piume di un'oca, fino alle più blasonate stilografiche. Nelle orecchie la storia e la descrizione di tutti i pezzi, che in quell'atmosfera sembravano quasi prender vita. Sotto la calda luce autunnale proveniente dalle ampie vetrate ho imparato a distinguere gli inchiostri, i pennini, più fini o più spessi, e le loro ricche decorazioni. Piccole opere d'arte di maestri incisori che su una superficie tanto piccola hanno saputo racchiudere tutta la loro maestria. Ho provato con mano le differenze sottili che distinguono i vari modelli.

Poi ho cercato di fissare per immagini quelle sensazioni. Ho cominciato discretamente e in punta di piedi a fotografare penne, persone, mani che accarezzavano amorevolmente oggetti del desiderio di tutti i collezionisti lì presenti.

Quando le finestre si sono chiuse e le luci si sono spente tutti sono andati via. In punta di piedi. Senza chiasso. Il mondo dei collezionisti di penne è un mondo ovattato. Dove si parla sottovoce. Con riverenza. I rumori di fondo della vita di tutti i giorni non arrivano. Le penne chiedono rispetto.

Tu resti ancora un momento lì. Nelle sale ora vuote e silenziose. Quanto insegna la fotografia. Quanti viaggi ti permette di fare. Poi vai anche tu. Prendi le scale, apri il portone e il chiasso della vita quotidiana ti assale. Pensi già alla prossima storia che ti aspetta.

Alla prossima...

Commenti

  1. Bell'oggetto! Ammirabile esercizio la calligrafia

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  2. Complimenti! Riesce ad affascinare tanto con le parole quanto con le immagini...

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